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Ponziana vs Triestina il derby italoslavo

Pubblicato da Bibliomax in Calcio internazionale · 9/1/2021 16:32:19
Tags: Triestina

Quando a Trieste si giocò il Derby

Forse non tutti sanno che il primo dicembre del 1974, allo stadio “Pino Grezar” di Trieste si giocò un derby stracittadino tra l’Unione Triestina e il Circolo Sportivo Ponziana. Il “Piccolo”, quotidiano locale, ricorda così l’evento <<quasi ventimila persone al “Grezar” per il derbyssimo Triestina – Ponziana. Lo spettacolo ha dato per qualche istante l’illusione di un agognato ritorno ai fasti di un tempo; la realtà è invece diversa>>. Infatti, la partita non è altro che il match di andata del campionato nazionale di Serie D 1974/75 vinto a sorpresa dalla Ponziana per 1 a 0 con rete di Morandi. Al ritorno il derby terminò 1 a 1. Questo derby si ritaglia un  posto speciale nella storia del calcio italiano per due motivi. Il primo, è quello di aver portato allo stadio il maggior numero di spettatori, circa ventimila, record assoluto per una partita di Serie D. Il secondo, quello di  aver dato vita ad un vero derby internazionale, Infatti, la Ponziana fino a qualche anno prima, nonostante, fosse una squadra del Territorio Libero di Trieste, militava nel campionato jugoslavo. Nel campionato 1974/75 le due squadre giuliane arrivarono rispettivamente terza e quarta. I “Rosso Alabardati” terminarono il torneo con 43 punti, mentre i “Veltri” del Ponziana con 40. Fu un campionato davvero straordinario per le due società, che diedero vita ad un accesissima rivalità, entrambe con la speranza di promozione. Purtroppo, l’anno successivo l’avventura del derby ebbe fine, la Triestina salì in Serie C mentre la Ponziana subì una doppia retrocessione finendo tra le sabbie mobili del calcio dilettante. Della Triestina si conoscono soprattutto le gesta degli anni d’oro che vanno dalla sua fondazione nel 1919 al 1959 ultimo campionato disputato in Serie A. Grandi giocatori hanno vestito la maglia alabardata, su tutti Nereo Rocco, Piero Pasinati e Gino Colaussi. Nel campionato 1947/48 arrivò seconda in serie A alle spalle del Grande Torino. Dopo il 1959 per la squadra giuliana iniziò un periodo tristissimo fatto di retrocessioni, campionati minori e fallimenti, al punto da essere una delle squadre capoluogo di provincia che mancano dalla massima serie da quasi sessant’anni. Se Triestina prende vita nel 1919 proprio da una fusione tra gli acerrimi nemici del Ponziana e il SC Trieste. I cugini del quartiere San Giacomo vedono la luce nel 1912, giocano fin da subito, solo partite amichevoli con squadre dell’Istria. I colori sono il bianco celeste e il loro campo ufficiale è quello del quartiere di Valmaura. E’ considerata la squadra degli operai, visto che la maggior parte dei suoi sostenitori lavorano presso i cantieri navali della città. La maggior parte di loro sono di estrazione socialista, dunque simpatizzanti verso il governo del Maresciallo Tito. Nel 1919 si fonde con il Foot-Ball Club Trieste e danno vita all’Unione Sportiva Triestina. Torna ad essere autonoma l’anno successivo, 1920, per volere dei lavoratori di San Giacomo, arrivando a disputare campionati di Prima Divisione, corrispondente all’attuale serie B. Nel 1928 per volere del governo fascista è costretta ad unirsi con un'altra squadra della città, L’Edera Trieste, andando a formare l’ASPE (Associazione Sportiva Ponziana Edera). Solo due anni dopo nel 1930 si fonde con la squadra dei cantieri navali, formando l’Esperia. Ma nel ’31 la squadra riprende l’antica denominazione di Amatori Ponziana e torna a disputare il campionato di I Divisione. Dopo la guerra e a causa della difficile situazione del territorio triestino, il Ponziana decise clamorosamente, di iscriversi e partecipare, per alcuni anni al campionato jugoslavo, creando una situazione davvero paradossale in città. Una domenica lo stadio “Grezar” ospitava partite del campionato italiano, quella successiva partite del campionato jugoslavo. Una situazione davvero unica nel panorama del calcio europeo <<escluso lo “Strano caso del Derry City” in Nord Irlanda>> una città divisa tra due stati o meglio due ideologie di pensiero, quella occidentale e quella socialista. L’epopea dei “Veltri”, come sono soprannominati, termina con il riavvicinamento della politica di Tito all’occidente per staccarsi dai paesi del Cominform, risolvendo di fatto la questione del Territorio Libero di Trieste conteso dai due paesi confinanti. Il Ponziana nel 1952 ritorna sotto l’egida della FIGC, i giocatori subiscono pesanti squalifiche e vengo riammessi solo dopo sei mesi di esclusione dal calcio. Viene riammesso direttamente in Serie C, alternando, spesso, campionati in serie D. Da lì in poi, a parte la parentesi degli “anni dei Derby”, biennio 1974 – 1976, per la Ponziana giunse un periodo di declino terminato con il suo fallimento nel 2007.  La squadra, tuttavia, riparte l’anno successivo dalla seconda categoria friulana, con la speranza di riscrivere una nuova e avvincente storia più gloriosa del precedente e curioso passato.


Per un approfondimento si consiglia la lettura di "Una lunga giornata di Bora di Giulio Sadar"
URL Zona Cesarini "Il Ponziana la squadra che scelse il campionato Jugoslavo"



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